Natour-Biowatching

Nature Restoration Law. Approvata la Legge ripristina Natura

di Francesco Mezzatesta 

12 luglio 2023: un giorno storico per il mondo ambientalista!
E’ la data di approvazione da parte dell’Assemblea plenaria della UE  della “Nature Restoration law” la legge che prevede l’obbligo per gli Stati membri di provvedere a ripristinare porzioni di natura nei diversi ecosistemi soggetti a trasformazioni da parte dell’uomo.

Entro il 2030 ogni Stato dovrà impegnarsi a individuare un 20 % di aree terrestri e marine degradate da riportare alla natura per poi estendere le misure di ripristino a tutti gli ecosistemi che lo necessitino entro il 2050.

Quindi boschetti siepi, fontanili, rii, dune, prati naturali e quant’altra biodiversità possa essere interessata al recupero biologico andrà riportata in vita. Saranno interessati ambienti come foreste, terreni agricoli, acque interne, zone urbane, ecosistemi marini e costieri.

La legge per la natura non è stata bloccata nonostante i tanti tentativi di affossarla. Per esempio fin dall’inizio il Governo italiano ha votato contro. Il deputato leghista Marco Zanni ha affermato che la legge difendi natura è “uno schiaffo a agricoltori e pescatori”. E sono stati approvati molti emendamenti al ribasso. A un certo momento dell’iter gli interessi locali sembravano sovrastare le scelte corrette tese a frenare la crisi climatica.

Per fortuna a sostegno della Nature restoration law si non mobilitati 6000 scienziati, 150 associazioni e sono state raccolte un milione di firme e messaggi di cittadini europei. Così una buona parte dei parlamentari hanno dato il loro ok facendo vincere il fronte ambientalista con 336 voti a favore, 300 contro e 13 astenuti.

Adesso è prevista una ulteriore negoziazione al cosiddetto Trigono il punto di incontro tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo. In questa fase si cercherà di recuperare i passi indietro fatti riguardanti l’agrindustria e la pesca intensiva ai danni dell’agricoltura biologica e dei piccoli pescatori. Ma i passi avanti sono comunque tanti e per fortuna  ci sono state posizioni a favore da parte di aziende di peso come Danone, Ikea, Nestlè, ecc. Dice Carlotta Bianchi che per conto del settore politiche europee internazionali del Wwf Italia ha seguito fin dal  2022  il percorso della legge: ” La campagna di disinformazione delle lobbies non è riuscita a fermare la volontà di milioni di cittadini che chiedevano l’approvazione della legge salva natura. Una legge che ha resistito alle pressioni politiche basandosi essenzialmente sui dati scientifici che possono aiutare a salvare il pianeta”. E aggiunge: “la Nature restoration law è divenuta un simbolo del Green deal e ci aiuterà nella strada di salvare biodiversità per contrastare il cambiamento climatico”. 

 

Sarà obbligatorio ripristinare gli ambienti degradati come recuperare gli spazi di espansione delle acque per ridurre i rischi di alluvioni, introdurre pratiche adatte a limitare gli incendi, incrementare il verde nelle città con correlata riduzione delle temperature estive, rigenerare gli ecosistemi marini come lagune costiere, estuari, dune marittime interne.

 

Diciamolo chiaramente di questi tempi l’approvazione della Nature restoration law sembra un miracolo ma per fortuna la vecchia Europa ha battuto un colpo!

Share:

Ti piacerebbe partecipare ad un'esperienza simile?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbe interessare anche