
Creature meravigliose
…Colori, forme, odori, suoni, …come il mondo animale e vegetale comunica e grazie alla sua intelligenza sopravvive, ci meraviglia e ci ispira. Ci immergiamo, grazie
Testo e immagini: Francesco Mezzatesta
Se c’è in Italia un Parco naturale degno di questo nome è il parco della Maremma.
Un’area circoscritta e naturale di 9800 ettari presso Alberese a due passi da Grosseto che ricorda la vera Italia di un tempo descritta da artisti e poeti fatta di natura e campagna incontaminata dove le aziende agricole sembrano un tutt’uno con la biodiversità.
A differenza di altre aree protette italiane il parco della Maremma stretto tra il mare e i Monti dell’Uccellina (un suo vecchio nome) è raccolto e non interrotto da insediamenti impattanti provoca in chiunque lo visiti una sensazione di essere in un luogo italiano diverso e vero; estensioni di spazio naturale e agricolo pianeggiante e collinare libero da inquinamento urbanistico con assenza degli odiosi e impattanti cartelli pubblicitari e presenza invece di aziende agricole inserite nel territorio come fossero parte esse stesse della natura.
Siamo stati ospiti di due di queste realtà fatte di accoglienza familiare, cucina fatta in casa e bio-bird watching.
Subito usciti dalla porta di ingresso, a due passi e a portata di osservazione con o senza il binocolo ecco presso l’Agriturismo Il Gelsomino (Strada del Barbicato 4 – Alberese tel. 0564/405133) posati sui fili della luce i variopinti Gruccioni e la straordinaria macchia azzurra della Ghiandaia marina.
Presso l’agriturismo Redipuglia (Strada vecchia Aurelia 31 – Alberese tel. 0564/407041) è stato incredibile ascoltare gli strani versi del Cuculo dal ciuffo che richiamava una compagna in attesa di deporre furtivamente le proprie uova in un nido di Gazza. Sembra un sogno essere qui dove regna un adorabile equilibrio tra biodiversità e umani senza presenza di interventi impattanti e lontani dalle solite zone malamente urbanizzate a suon di capannoni lungo le strade.
Con Natour Biowatching c’erano, oltre gli organizzatori e la guida, dieci partecipanti che preferisco chiamare amici perché per la stragrande maggioranza erano già venuti con noi in altri viaggi naturalistici in Italia e all’estero.
A fare da guida abbiamo avuto un esperto di eccezione Giuseppe Anselmi detto “Beppe” che per anni, prima della pensione, è stato il guardaparco storico dell’area protetta. Trasferendoci un pozzo di informazioni e anche di curiosità, Beppe ci ha condotto a scoprire i segreti maremmani raccontandoci e mostrandoci tanto e conducendoci tra boschi, aree aperte con mucche maremmane dalle lunghe corna, dune costiere ricche di flora marina e anche il sito dove è stato reintrodotto il Falco pescatore.
Come aiutante di eccezione avevamo Franca Zanichelli che senza alcuna forzatura considero la numero uno del biowatching italiano perché passeggiando con lei si scopre ogni singola erba o fiore, un insetto, una traccia o un canto.
A completare il successo delle giornate c’era con noi un ospite “storico” di Natour biowatching, Riccardo Fiorentini. Oltre ad essere un importante docente universitario è anche un grande fotografo e durante il percorso scattava prontamente su fauna a flora e con incredibile tempismo la sera riusciva a inviarci su whatsapp le immagini di quanto avevamo osservato.
Una chicca finale è stato il giro in canoa “bordeggiando” sulle calme acque dell’Ombrone e osservando le specie che attraversavano il corso d’acqua come Rigogoli e Bianconi.
E’ stato davvero bello il tour di Natour biowatching organizzato in Maremma con l’aiuto della nostra Marzia Ori e di Anna Maria Guarnieri di Marfisa Viaggi.
Siamo tornati tutti molto soddisfatti e felici.
Testo e immagini: Francesco Mezzatesta
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